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Viagra, è utile anche per il cuore: riduce il tasso di morte per malattie cardiache di circa il 39%

 

La pillola blu favorisce il flusso sanguigno in tutto il corpo e riduce il rischio di coagulazione e di altre ostruzioni che causano gravi problemi cardiaci

Viagra, è utile anche per il cuore: riduce il tasso di morte per malattie cardiache di circa il 39%
 

Chi assume il Viagra ha il 25% in meno di probabilità di morire prematuramente rispetto a quelli che non lo assumono. I ricercatori della University of Southern California (USC) hanno esaminato 70.000 uomini adulti con un’età media di 52 anni, tutti con una diagnosi di disfunzione erettile. Gli uomini che hanno usatola pillola blu hanno anche ridotto il rischio di morte precoce di un quarto. Ergo: il Viagra è utile per più di una parte del corpo: può far bene anche al cuore perché può ridurre il rischio di soffrire di gravi problemi cardiovascolari, riduce il tasso di morte per malattie cardiache di circa il 39%.

Vediamo perché. Gli esperti ritengono che il farmaco aumenti il flusso sanguigno nelle arterie del cuore e migliori il flusso di ossigeno in tutto il corpo. Per questo motivo, ricerche precedenti hanno anche collegato l’uso del Viagra a una riduzione del rischio di Alzheimer, che può essere causato da una mancanza di flusso sanguigno al cervello.
Attenzione: sebbene i risultati di questo studio siano promettenti, i medici non raccomandano di assumere il farmaco off-label, senza prescrizione, ed è stato approvato solo per il trattamento della disfunzione erettile.

 

Il farmaco agisce fluidificando il sangue. Gli uomini anziani hanno maggiori probabilità di soffrire di pressione alta e di altri problemi che addensano il sangue e ne riducono il flusso nel corpo. E spesso soffrono di disfunzione erettile proprio a causa di queste particolari condizioni vascolari.
L’ultimo studio, pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, ha raccolto i dati di oltre 70.000 uomini con diagnosi di disfunzione erettile (d’ora in poi DE) dal 2006 al 2020. Utilizzando le cartelle cliniche, è stato possibile determinare quali avessero assunto farmaci per la DE e quali problemi cardiaci avessero successivamente sofferto durante il periodo di follow-up.

Dr. ALessandro Bonazzi Andrologo

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